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L'Isola Che Non C'è

~ Un blog di pensieri, sogni e piccole cose

L'Isola Che Non C'è

Archivi della categoria: momenti

Casa 

03 giovedì Dic 2015

Posted by Chiara in famiglia, momenti

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Vinciamo quella leggera pigrizia che arriva nelle fredde serate d’inverno. Quella che ti fa desiderare solo di essere accoccolata sul divano con una coperta leggera e una tisana, magari appiccicata alle tue ragazze; in realtà ad una sola delle due, perché l’altra dopo cinque secondi di appiccicamento diventa insofferente e si alza.

Vinciamo la pigrizia e cominciamo a decorare la casa per questo Natale che arriverà presto e altrettanto presto sarà passato, come un soffio di vento, lasciandoci tutti come al solito un po’ increduli.

Ci fa compagnia questa candela dell’Avvento, che quest’anno sostituisce i calendari giudicati ormai un ammennicolo inutile e infantile (peccato però, a me in fondo piacevano).

Ci sono altre compagnie che vorrei, in questo periodo ancora più che in altri. Periodo in cui arrivi a pensare che avere una famiglia di quelle  con tanti figli, cugini, nipoti e chi più ne ha più ne metta, sarebbe una grande gioia.

Pazienza, siamo una piccola famiglia, per fortuna molto unita e cerchiamo di compensare con la qualità quello che manca in quantità. Pazienza, però peccato; perché non riesco a fare a meno di pensare che – da qui a qualche anno – si verificheranno inevitabilmente altre mancanze. E lì sarà ancora più complicato compensare.

Buon dicembre, con qualche giorno di ritardo

 

 

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…..

13 venerdì Nov 2015

Posted by Chiara in momenti

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Ancora  una volta, preghiamo per Parigi. 

E magari per i prossimi.

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Allora ce l’hai

28 mercoledì Ott 2015

Posted by Chiara in io, momenti, vita

≈ 3 commenti

amore cucina e curry

immagine dal web

Sabato sera ero a casa da sola… ho idea che questa cosa ormai potrebbe capitare, di tanto in tanto. Indice di quanto il tempo scorra inesorabile e di come la mia vita mi appaia sempre più vuota; ma non è questo il tema del post.

Mi sono cercata un film da vedere fino al momento di uscire a recuperarle; non volevo nulla di impegnativo, giusto qualcosa di rilassante e piacevole per passare il tempo.

Sono incappata in “Amore, cucina e curry” orribile e avvilente traduzione del titolo originale “The Hundred-Foot Journey” (nota: ma perché le traduzioni italiane sono sempre così prive di senso e poesia?), che mi ha attirata non certo grazie al titolo ma perché diretto dallo stesso regista di “Chocolat”.

Molto in breve, il protagonista è un ragazzo indiano, finito in Francia con la famiglia, dotato di incredibile talento culinario. Il talentuoso giovane lavora nel ristorante di famiglia, aperto in un villaggio francese da fiaba, proprio di fronte al ristorante stellato Michelin di Nostra Signora Helen Mirren. Tanto briga e tanto disfa, il ragazzo, che riesce a far assaggiare all’incredula e scostante rivale la sua personalissima rivisitazione dell’omelette, strappandole così la fatidica frase “allora ce l’hai”. Il talento.

Detto ciò, il film si lascia vedere, bella fotografia, ma di certo non resterà negli annali della cinematografia.

Negli annali della mia memoria invece resteranno  per parecchio tempo quella frase e l’espressione con cui veniva pronunciata. Frase ed espressione che vorrei tanto qualcuno potesse indirizzare a me, per una cosa qualunque; fosse anche solo un’omelette.

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Filosofando

04 venerdì Set 2015

Posted by Chiara in momenti, pensieri e riflessioni

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Quando aspettavo Alice, e già avevo scelto il nome, mi sono riletta il libro.

Ho pensato spesso che molti libri ritenuti per bambini debbano essere in realtà letti – o almeno riletti – in età adulta.  Anzi, forse riletti è il termine giusto.. perché il più delle volte ci si trova ad affrontare una vera e propria rilettura, nel senso di lettura in chiave diversa.

A parte questo.. quando ho ricevuto la mia personale Alice, ho presto capito che nessun nome avrebbe potuto essere per lei più adatto. Vedendola crescere, me la immagino spesso prendere – senza alcuna difficoltà – un tè con il Cappellaio Matto o sostenere una discussione filosofica con il Bianconiglio, trovandosi in tutto ciò perfettamente a suo agio.

Ho preso l’abitudine di andare ogni tanto a sbirciare alcune delle “citazioni” più celebri (magari anche banali, ma pazienza) del libro, che peraltro ho sempre trovato piuttosto complesso.

Mi sono recentemente imbattuta in quella sopra riportata, che mi ero annotata da un po’ come promemoria per questo post.

Vi è mai capitato di vivere un secondo che fosse per sempre? oppure un per sempre durato un secondo?

Pensateci.. se la risposta è sì, anche solo per una volta, penso che possiate ritenervi persone molto fortunate.

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Cuando calienta el sol

22 mercoledì Lug 2015

Posted by Chiara in io, momenti, vita

≈ 5 commenti

 

Finirà prima o poi questo bastardissimo  caliente luglio… o forse finirò prima io.

Nel frattempo navigo a vista, riduco le attività allo stretto necessario per la sopravvivenza (casa, ufficio, supermercato con parcheggio coperto per evitare l’infarto), poche caute uscite serali o aperitivi con un paio di amiche se-Dio-vuole ancora reperibili in zona (merce rara, ormai).

Mi sento come un capitano in balìa di una ciurma ammutinata: tutta la family è sparsa e lontana, e io fingo di averne ancora il controllo a distanza nonostante nessuno mi si fili più di tanto, neppure a titolo di cortesia.

Elisa è in Scozia (a circa 20-25 gradi in meno rispetto a qui:domenica sera le prenderà un colpo quando rientrerà). Le comunicazioni, come è giusto che sia, si fanno desiderare: d’altra parte la prima vacanza all’estero senza madre per i piedi deve avere anche questo nel menu.

Per fortuna il suo immenso prof di inglese, che accompagna il gruppo, scrive profusamente sul suo blog le avventure degli italian children nel Regno di Sua Maestà britannica, quindi noi genitori siamo tutti tranquilli e felici ed evitiamo di stressare i fanciulli più del necessario.

Alice è al mare con i nonni. Di lei si perdono frequentemente le tracce per ore, salvo scrutare bene in mare e riuscire a scorgere un gruppetto di quattro o cinque paia di gambette adolescenti che sbucano dall’acqua: lei e le sue amiche passano più tempo a testa in giù in mare che in posizione eretta sulla terraferma.

Per il resto, siccome laggiù è un vai e vieni di ragazzine che partono e arrivano, quasi ogni giorno ha improrogabili impegni di saluti e addii strazianti: d’altra parte, le buone maniere non si possono trascurare neppure in vacanza. La mamma, invece, può aspettare… tanto lei, anche se non c’è, non se ne va mai.

E poi ci sono loro: i nonni, suprema invenzione , mai domi e (quasi) mai stanchi nonostante gli acciacchi dell’età e la fatica del caldo. Veramente non so cosa farei senza di loro, prego egoisticamente che reggano il nipotame ancora a lungo e mi sciacquo la coscienza pensando che per fortuna non sono a Milano con questo caldo.

Peccato che al mare faccia caldo uguale e che loro escano indefessamente per inseguire in spiaggia la nipote dodicenne. Non c’è verso di far capire loro che può andare e venire da sola: al massimo la lasciano da sola una volta a destinazione, ma devono trovare una scusa per fare la strada insieme. Lei brontola, io anche, ma come ho detto sopra nessuno mi si fila.

Stasera, per consolarmi dal caldo e dalla stanchezza, cena giapponese: sul divano, in barba ai regolamenti della casa. E intanto guarderò una puntata di Bones… perché ho nostalgia delle mie tate, e farò finta di vederla insieme a loro, che non se ne perdono una.

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Un attimo

10 mercoledì Giu 2015

Posted by Chiara in amicizia, blogging, momenti

≈ 9 commenti

Come sempre più spesso mi capita, anche oggi mangio in ufficio.

Abitudine poco sana ma pratica, che mi consente di guadagnare tempo e ogni tanto rientrare un po’ prima a casa dai miei mostri e che mi consente anche  di gironzolare fra blog lasciando commenti qua e là o scrivendo quel che mi passa per la testa.

Oggi sono partita da un ricordo.. giusto un attimo, ma mi si è stampato nella mente e si vede che lì si trova bene, perché non riesco a farlo uscire.

Mi è tornato in mente il primo vero “caffè delle mamme”, luogo eletto di ritrovo fra amiche dopo aver accompagnato i bambini a scuola. Era un piccolo caffè, carino, discreto, magari un po’ buio; ma ci sentivamo a casa.

All’epoca le mamme non erano le stesse di ora, o almeno lo erano solo in parte. Alcune si sono perse per strada, altre si sono aggiunte; il caffè di oggi – un luogo molto più bello a mio parere e molto più luminoso- è in qualche modo un po’ più impersonale, anche se ormai siamo di casa.

In realtà, oggi non cambierei l’attuale caffè con nient’altro: l’atmosfera che si è creata intorno a quei tavolini è impagabile.

Mi sono però ricordata che il vecchio caffè (purtroppo oggi chiuso e tristemente abbandonato) è legato indissolubilmente alla mia esperienza nel pianeta blog. Un pianeta che, confesso, fino a qualche anno fa mi era completamente sconosciuto oltre che estraneo.

E’ stata un’amica (una di quelle un po’ sparite, e mi dispiace) a raccontare a Flo e a me del blog che aveva già da tempo, cosa che avevamo trovato incredibilmente affascinante e… come dire… un po’ esotica, passatemi il termine.

Così siamo partite anche noi due, lancia in resta, infilandoci su Blogger senza ben sapere come muovere le mani e il mouse. Tanti piccoli pensieri hanno preso forma da quel momento, io ci ho messo in mezzo anche un trasloco da queste parti, ma – chissà perché – non ho mai chiuso il mio vecchio blog.. l’ho lasciato lì, al punto in cui mi sono fermata in gennaio. Anzi, ogni tanto passo a dare una rinfrescatina al look… perché nella vita tutto può succedere e io non sono una che ama buttar via pezzi di vita.

E in cima a tutti questi ricordi (sarà stata l’ora, sarà stata la fame) si sono piazzati il profumo ed il sapore di un club sandwich favoloso che mangiavamo a pranzo nel vecchio caffè, in un piccolo giardino ombreggiato e silenzioso.

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Per me, sempre magie sono

19 martedì Mag 2015

Posted by Chiara in famiglia, momenti, vita da mamma

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da Il Corriere.it

Sarò una gran sentimentale, o forse un’ingenua, o infantile.. ma poi chi se ne importa?

Questo articolo e relativo video mi hanno fatto sorridere, mi hanno intenerito e riportato un po’ indietro… per lo meno a quando le mie figlie mi obbligavano a vedere TUTTI questi film (con l’importante aggiunta di Lilli e il Vagabondo, che mi ha tormentato per anni) dall’inizio alla fine, ripetendo senza sosta le scene preferite.

Ho ancora i DVD, non ho avuto il coraggio di regalarli.

Comunque, io non ho trovato per nulla riprovevole il fatto che abbiano riutilizzato “matrici” di vecchi disegni e animazioni, anzi: considerando a che epoca risalgono molti di questi film, ho sempre la sensazione sempre di assistere a un miracolo. O almeno ad una magia.

 

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Antidoto 

17 venerdì Apr 2015

Posted by Chiara in momenti

≈ 9 commenti

contro la malinconia, la pioggia e venerdi 17, su Instagram propongono cura. E mi associo  

 

Buon venerdì senza numero, senza pioggia, senza malinconia. In attesa di un buon caffè con le amiche.

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Di rientri e di colazioni 

11 sabato Apr 2015

Posted by Chiara in momenti, vita, vita da mamma

≈ 4 commenti

Sabato di rientro a scuola, anche per Alice che ancora per un paio di anni beneficerà di settimana corta.

Il concetto di tempo il sabato è diverso, dilatato.. Scoprire che nel tempo in cui di solito a malapena ne accompagni una riesci invece a depositarne due in due scuole non proprio vicine, è piacevolmente spiazzante. 

Allora facciamo che oggi mi regalo una colazione al solito caffè delle mamme, insolitamente tranquillo e senza mamme: tanto strano che la solita ragazza di tutti i giorni non vuole portarmi il caffè pensando che stia aspettando le amiche come ogni giorno. 

Alla fine ho conquistato la mia colazione, che gusterò in compagnia di un libro che mi incuriosisce. 

  

Più tardi mi aspettano vasetti di lavanda da trapiantare e, ahimè, incombenze casalinghe del sabato mattina. Ma per ora è relax. 

Buon sabato di sole e primavera. 

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Fotogrammi da un weekend

24 martedì Feb 2015

Posted by Chiara in Francia, momenti, nous, vita

≈ 5 commenti

Proprio pochi – direi pochissimi- sono i risvolti positivi dell’avere un compagno lontano e nessun aereo diretto a disposizione. Uno  di questi- forse l’unico che al momento mi viene in mente – è che Nizza e la Costa Azzurra si trovano esattamente a metà strada fra noi due.

Così, quando il tempo a disposizione è davvero poco e non consente di raggiungere la dimora dell’altro, non resta che rassegnarsi e incontrarsi laggiù.

E io sono una che su certe cose si rassegna anche abbastanza volentieri.

Qui oggi diluvia, il cielo è di un colore indescrivibilmente triste e in ufficio è una giornata da cancellare.

Mi riguardo questi fotogrammi, e cerco di ricordare da un lato e dimenticare dall’altro.

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Mamma orgogliosa e avvocato pentito. Appassionata di vita e aria fresca, colori e profumi, sapori e sensazioni. Rassegnata a convivere con incertezze ed imperfezioni, tento di trovarne il senso e di coglierne il meglio. Chi sa mai..

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