ho sempre pensato (e detto) che non avrei mai trattenuto le mie figlie “vicino a me” per nessuna ragione al mondo.
detesto anche solo l’idea che possano sentirsi in qualche modo limitate nei loro movimenti e nelle loro aspirazioni per il fatto di sentirsi in qualche modo vincolate al dover pensare a me.
ecco. però, il momento si avvicina, almeno per una.
fra pochi mesi terminerà i suoi studi, e qualche scelta andrà compiuta.
siamo nell’età dell’oro, penso io: giovane, senza legàmi di famiglia, solo un fidanzato nomade quanto lei… e qui casca l’asino.
i due fringuelli stanno iniziando a capire ora che le rispettive scelte potrebbero avere influenza anche sulla loro coppia.
lei dovrà iniziare a cercare un posto di lavoro dall’autunno in poi, ma non sa ancora dove cercare; lui ha ricevuto una proposta di 12 mesi negli emirati arabi. da ora.
in alternativa, parrebbe profilarsi una triangolazione londra / milano / finlandia… con periodiche incursioni in cina. comodo.
lui non sa cosa fare, non sa se vuole andare negli emirati (potendo comunque tornare piuttosto di frequente, ma non è proprio una passeggiata e storce un po’ il naso al pensiero dei 12 mesi), non sa se preferisce triangolare, non sa dove sarà lei.
lei, di certo, sa solo che non sa dove sarà e cosa farà. ottimo.
la mamma, in questo momento, è proprio l’ultimo problema, per fortuna.
ma mi fa tenerezza vederli dibattersi tra il legittimo desiderio di seguire ognuno la strada migliore per sé e l’altrettanto legittimo desiderio di tenere nella giusta considerazione anche l’esistenza dell’altro.
se la caveranno, ne sono certa. è una fase ancora transitoria, in cui lui già lavora da un po’, mentre lei non è né carne né pesce: quasi fuori dall’università e non ancora inquadrata nella vita adulta.
la vita da mamma, intanto, prevede come unico possibile aiuto una cena di famiglia stasera, che magari parlarne tutti insieme a tavola aiuta a schiarire le idee.
secondo obiettivo, non lasciar scadere il passaporto.
Condivido con te l’assoluta discrezione e rispetto nelle scelte dei figli; ammirevole la propensione all’ascolto, altrettanto il sapersi tenere a debita distanza se non sollecitati ad un avvicinamento.
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Grazie 😊 ormai sono adulti, “imporsi” è sempre più difficile e sempre meno giusto. Per quel che sento in giro, è già molto che abbiano voglia di coinvolgere la famiglia nei loro pensieri.
Buona giornata!
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